Il gatto di Schrödinger

giovedì, aprile 06, 2006

Gli spot antipirateria

Ogni volta che al cinema va in onda lo spot antipirateria, c'è sempre qualcuno che agita il dito contro qualcun altro e gli fa il gesto dei polsi ammanettati.

Siamo un popolo di pericolosi criminali oppure l'industria dell'intrattenimento sta applicando modelli di produzione, sviluppo e distribuzione inventati più di un secolo fa per il mercato del carbon fossile e non si è accora accorta della non tangibilità del contenuto informativo e della sua inarrestabile, incommensurabile, indegenerante propensione alla diffusione tramite inevitabile copia?


Mentre ci pensate...



Ma torniamo al nostro argomento principale.
Non ho intenzione di addentrarmi troppo nella questione relativa al "diritto d'autore" che per quanto ritengo giusto, viene brandito come un mannaia mediante il nuovo fiammante nome di "proprietà intellettuale".
Il mio discorso vuole essere molto molto semplice e per certi versi talmente superficiale da fare schifo.
Non credo che la necessità di garantire un vitalizio a Cristina Aquilona, Riccardo Martino, a tutta quella schiera di Rappatori, possa mettere in secondo piano la nostra esigenza di conoscenza, di cultura, di libertà.
Il modello è sbagliato, non dobbiamo eliminarlo ma dobbiamo migliorarlo e perfezionarlo.
Io non compro CD. Inquinano e sono un supporto inutile, divoro musica digitale, costa meno ed è più versatile.

1 Comments:

  • At aprile 06, 2006 11:37 PM, Blogger 20nd said…

    Io in genere comincio a ballare. La sigla dello spot antipirateria l'ho messa anche in una cassettina per la macchina di qualche mese fa. Quando ci troviamo a casa di amici a vedere un film in dvd dobbiamo sempre saltare lo spot anti pirateria... preche' se no cominciamo a rimbalzare ballando da tutte le parti come i Gummies dopo che hanno assaporato i passatelli (erano passatelli, vero?)

     

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